Sono passati cinque anni da quando il popolo britannico ha votato per decidere se lasciare o meno l'Unione Europea e dal primo gennaio 2021 la Brexit è un dato di fatto. Non era chiaro se ci sarebbe stato un accordo commerciale tra l'Unione e il Regno Unito, ma la prospettiva di un disastroso no-deal è stata evitata all’ultimo minuto.
Accordo già in vigore
L'accordo commerciale è già in vigore dal 1° gennaio 2021, con i voti del Parlamento europeo così distribuiti: 660 parlamentari hanno votato Sì, 5 hanno votato No e 32 hanno deciso di astenersi.
In una dichiarazione recente, David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, ha riferito:
"Oggi il Parlamento Europeo ha votato l'accordo di più ampia portata che l'UE abbia mai raggiunto con un paese terzo. Questo può costituire la base su cui costruire una nuova e lungimirante relazione tra Unione Europea e Regno Unito. Nonostante la decisione del Regno Unito di lasciare la nostra Unione, condividiamo ancora legami profondi e di lunga data, valori, storia e vicinanza geografica. È nell'interesse di tutti noi far funzionare questa nuova relazione".
Gli effetti della Brexit sul commercio tra Unione Europea e Regno Unito
Il fatto che il Regno Unito non faccia più parte dell'Unione Europea ha avuto un impatto significativo sulle aziende che commerciano tra i due lati della Manica, che si trovano ora ad affrontare nuovi controlli e procedure doganali, dove prima le merci circolavano liberamente.
Customs Support continua a seguire tutti gli sviluppi relativi ai nuovi controlli e alle procedure doganali, e vi terremo informati come stiamo facendo da quando è stata annunciata la Brexit. Di seguito trovate gli ultimi aggiornamenti:
La consulente doganale e project manager Marloes Willems spiega le implicazioni della nuova relazione tra UE e Regno Unito sull'origine preferenziale. In particolare, del cumulo bilaterale scrive:
"Se il vostro prodotto contiene componenti provenienti sia dall'Unione Europea che dal Regno Unito, potete applicare il cumulo bilaterale. Il cumulo bilaterale opera tra due Paesi quando un accordo di libero scambio o un accordo autonomo contengono una disposizione che permette loro di cumulare l'origine. Solo i prodotti o materiali originari possono beneficiarne".
Anche la frontiera tra il Regno Unito e l'Irlanda rimane un tema impegnativo. Non esiste un confine rigido tra i due, ma è comunque un confine normativo. Abbiamo scritto in precedenza su questo argomento in questo articolo: Protocollo dell'Irlanda del Nord.
L'Unione Europea e il Regno Unito hanno approcci diversi quando si tratta di implementare i processi doganali alle proprie frontiere. Dove l'Unione Europea ha scelto un'attuazione immediata, il Regno Unito ha optato per un approccio graduale. Trovate maggiori informazioni in questo aggiornamento.
L'approccio del Regno Unito si basa su un piano in tre fasi. La prima, iniziata il 1° gennaio 2021, ha imposto controlli doganali su merci controllate, come alcol e tabacco, animali vivi e piante ad alto rischio. C'è un periodo di transizione in cui le aziende hanno il tempo di abituarsi ai prossimi controlli e tariffe e di implementare i processi necessari per altri prodotti. Le aziende hanno ancora bisogno di tenere i registri. Questo periodo è stato esteso da 6 a 12 mesi fino al 1° gennaio 2022.
Nel programma originario, i controlli erano previsti anche su tutti i prodotti di origine animale a partire dal 1° aprile 2021, incluse le piante e i prodotti vegetali. Questi controlli richiederanno una pre-notifica. La data è stata tuttavia spostata al 1° ottobre 2021. A partire da marzo, ci saranno ispezioni su animali vivi e piante e prodotti vegetali a basso rischio.
A partire dal 1° luglio, tutte le merci saranno soggette a dichiarazioni doganali e tariffe all'importazione nel Regno Unito.
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